So di arrivare tardi a recensire questo libro, edito da Bompiani nel settembre del 2014 e già dotato di una bella collezione di premi e riconoscimenti, ma trattandosi di un romanzo destinato a conquistare un posto duraturo nella letteratura italiana per ragazzi, posso pensare di non essere fuori tempo.
Basterebbe soffermarsi sul titolo per accorgersi della sensibilità linguistica con cui il libro è stato scritto. Fuori fuoco: un’allitterazione, carica di vocali scure, e un’onomatopea. Se poi passiamo dal suono al significato, il titolo sta a indicare la posizione in cui si trovano le donne in tempo di guerra, quando tutta l’attenzione è centrata sui soldati, le battaglie, il nemico, la gloria – tutte cose da maschi: le donne rimangono sullo sfondo, quasi invisibili, fuori fuoco rispetto allo sguardo collettivo e fuori tiro rispetto al fuoco diretto delle armi nemiche, salvo quando le bombe cadono dal cielo sulla piazza del mercato, come avviene nel bombardamento di Udine del 19 novembre 1915.
L’anima delle favole – Ultimo venne il verme di Nicola Cinquetti
Pubblichiamo l’intervento con cui il professor Mauro Meneghello ha introdotto il libro di favole di Nicola Cinquetti, Ultimo venne il verme (finalista premio Strega Ragazze e Ragazzi 2017), in occasione della prima presentazione del volume, tenutasi presso la Società Letteraria di Verona. Non si tratta propriamente di una recensione, ma di una riflessione sui motivi di carattere esistenziale e psicologico che ricorrono nelle favole raccontate dallo scrittore veronese. Un testo inedito, dedicato a chi pensa che la favola possa essere una preziosa via di accesso al mondo interiore.
Nicola Cinquetti, Ultimo venne il verme. Favole, Bompiani 2016
Appunti critici di Mauro Meneghello
Le favole raccolte in questo volume si possono considerare - nella loro varietà - incardinate su un elemento centrale che funge da perno stilistico, strutturale e materiale: la ripetizione. Continua a leggere