- Casa, di Carson Ellis, tradotto da Michele Piumini, Emme edizioni, 2015 (in sconto al 25% fino al 19 aprile!)
Si tratta di un catalogo di abitazioni, tra il reale e il fantastico (ci sono dimore di città, dimore-scarpa, case di uomini d'affari, case di dèi nordici...).
Strutturato in forma di elenco, stimola una riflessione sulla somiglianza e la relazione tra le case e i loro abitanti.
Lo stile delle illustrazioni, realizzate a tempera e china, non ricerca il realismo figurativo ma tende a produrre un effetto sognante e giocoso, pur con immagini e toni ricercati.
- Le quattro stagioni di un ramo di melo, Anne Crausaz, traduzione di Vera Verdiani, L'ippocampo, 2015
Alle cinquantadue settimane che compongono un anno, corrispondono altrettante tavole a doppia pagina, che ritraggono lo stesso ramo di melo allo scorrere delle stagioni con uccelli di specie sempre diverse.
L'inquadratura è fissa ma cambiano le condizioni, e viene così mostrato il mutamento continuo intrinseco nei ritmi naturali.
Per ciascuna pagina c'è una breve descrizione di quello che sta accadendo, e il nome dell'uccello protagonista.
(Una breve anteprima alla pagina dell'editore).
- Una coperta di parole, Irena Kobald, illustrazioni di Freya Blackwood, traduzione di Giuditta Capella, Mondadori, 2015
Una bambina fuggita dalla guerra si ritrova sola e smarrita in un luogo tutto nuovo, a contatto con parole sconosciute.
Per consolarsi della sua solitudine e alienazione si rifugia in una coperta di fantasia, fatta di suoni familiari, dotati di senso.
L'amicizia e la pazienza di una coetanea la aiutano però a imparare parole nuove, con cui fabbricare una nuova confortevole coperta tessuta di suoni, segni e significati.
Un albo che parla della difficoltà a integrarsi di chi è costretto a emigrare, dell'importanza delle parole, di solidarietà e amicizia, di voglia di ricominciare.
Freya Blackwood utilizza anche in questo volume un tratto morbido e schizzato, con acquarelli delicati, alternati a timbri più intensi e solari quando riferiti alla ragazzina in difficoltà e al suo mondo, quasi a volerne sottolineare il palpitare, la voglia di vivere, la ricchezza culturale.